HOLO è un ensemble composto da musicisti elettronici di formazione eterogenea, interessati alla sperimentazione di nuove forme improvvisative basate sull'ascolto reciproco, l'imitazione, i feedback corporei: l'ensemble non si avvale di alcuna direzione esterna, ogni componente del gruppo è coinvolto attivamente nella conduzione musicale delle performance formulando in tempo reale proposte sonore che possono essere accettate, imitate o contrastate dagli altri membri dell'ensemble.
Sulla base di questo continuo scambio di proposte e risposte, di intuizioni e deduzioni, vengono prodotte forme musicali aperte in continua evoluzione, controllate da una mente diffusa, collettiva, che produce suono e si costituisce attraverso il suono.
L'amplificazione dell'ensemble, in ambienti dalle ridotte dimensioni, è affidata esclusivamente alle limitate potenzialità di emissione sonora dei laptop, usati come veri e propri strumenti musicali; nel caso di performance in ambienti più grandi, si adoperano piccoli diffusori rigorosamente lo-fi.
Il progetto è stato ideato da Luigi Mastandrea e si ispira alle osservazioni di K. Lorenz sulla comunicazione sonora negli stormi di alcune specie di uccelli:
"Nei richiami "chiu" e "chia" si riflette esclusivamente lo stato d'animo dell'uccello, che non intende affatto invitare consapevolmente un suo simile a volare verso casa (chiu) o verso gli spazi aperti (chia). [...] Può succedere che uno stormo di taccole se ne sta sui campi ad alcuni chilometri da casa; ha smesso di cercare il cibo, e presto rientrerà a casa, se si intende il "presto" nel senso delle taccole; alcuni uccellli, per lo più anziani ed energici, si alzano in volo chiamando "chiu, chiu", e in un primo momento riescono a far sollevare tutto lo stormo; appena però si sono alzati nell'aria, risulta chiaramente che molti membri hanno ancora intenzioni "chia", ovvero di rimanere sul posto. In una interminabile baraonda di "chiu" e di "chia" lo stormo continua ad aggirarsi per l'aria, e alla fine atterra di nuovo, magari ancor più lontano da casa. Ciò di ripete una dozzina di volte, finchè a poco a poco la componenet "chiu" riesce ad avere il sopravvento, e solo quando ha raggiunto una notevole preponderanza lo stato d'animo "chiu" si allarga e cresce a mo' di valanga, trascinando tutti gli uccelli, che infine si dirigono verso casa all'unisono, nel senso letterale del termine."
Sulla base di questo continuo scambio di proposte e risposte, di intuizioni e deduzioni, vengono prodotte forme musicali aperte in continua evoluzione, controllate da una mente diffusa, collettiva, che produce suono e si costituisce attraverso il suono.
L'amplificazione dell'ensemble, in ambienti dalle ridotte dimensioni, è affidata esclusivamente alle limitate potenzialità di emissione sonora dei laptop, usati come veri e propri strumenti musicali; nel caso di performance in ambienti più grandi, si adoperano piccoli diffusori rigorosamente lo-fi.
Il progetto è stato ideato da Luigi Mastandrea e si ispira alle osservazioni di K. Lorenz sulla comunicazione sonora negli stormi di alcune specie di uccelli:
"Nei richiami "chiu" e "chia" si riflette esclusivamente lo stato d'animo dell'uccello, che non intende affatto invitare consapevolmente un suo simile a volare verso casa (chiu) o verso gli spazi aperti (chia). [...] Può succedere che uno stormo di taccole se ne sta sui campi ad alcuni chilometri da casa; ha smesso di cercare il cibo, e presto rientrerà a casa, se si intende il "presto" nel senso delle taccole; alcuni uccellli, per lo più anziani ed energici, si alzano in volo chiamando "chiu, chiu", e in un primo momento riescono a far sollevare tutto lo stormo; appena però si sono alzati nell'aria, risulta chiaramente che molti membri hanno ancora intenzioni "chia", ovvero di rimanere sul posto. In una interminabile baraonda di "chiu" e di "chia" lo stormo continua ad aggirarsi per l'aria, e alla fine atterra di nuovo, magari ancor più lontano da casa. Ciò di ripete una dozzina di volte, finchè a poco a poco la componenet "chiu" riesce ad avere il sopravvento, e solo quando ha raggiunto una notevole preponderanza lo stato d'animo "chiu" si allarga e cresce a mo' di valanga, trascinando tutti gli uccelli, che infine si dirigono verso casa all'unisono, nel senso letterale del termine."
(K. Lorenz, L'anello di re Salomone)
Fanno parte dell'ensemble e/o hanno suonato con l'ensemble:
Luigi Mastandrea, Vincenzo Scorza, Bernardo Lo Sterzo, Carmelo Nesci, Riccardo Castagnola, Danilo Danisi, Andrea Pelati, Francesco Papaleo, Caterina Barbieri, Mario Guida, Carlo Mameli.
Luigi Mastandrea, Vincenzo Scorza, Bernardo Lo Sterzo, Carmelo Nesci, Riccardo Castagnola, Danilo Danisi, Andrea Pelati, Francesco Papaleo, Caterina Barbieri, Mario Guida, Carlo Mameli.